Zanolini e le donne

In ogni caso l’articolo ha suscitato un polverone e le ho sentite da tutta la mia famiglia… La brillante carriera giornalistica di Zanolini rischiava di interrompersi ancor prima di cominciare. All’età di 16 anni l’Eco di Locarno gli pubblica infatti il suo primo “pezzo”, un articolo nel quale il giovanotto prende posizione, pensate un po’, contro il diritto di voto alle donne. “Ma non volevo offendere le donne: la mia idea non era che fossero inferiori agli uomini, anzi, pensavo che fossero esseri così nobili da non meritare di immischiarsi negli affari non sempre cristallini della politica … In ogni caso l’articolo ha suscitato un polverone e le ho sentite da tutta la mia famiglia …”. Leggerezze di gioventù presto perdonate. Zanolini frequenta il ginnasio a Locarno e poi emigra in Svizzera interna, a Lucerna, dove si diploma in lingue e commercio, per trovare in seguito lavoro presso la Regia federale degli Alcool a Berna (suo il testo in lingua italiana della Legge federale sugli alcool) e successivamente presso il servizio delle rendite dell’Assicurazione militare federale. Dagli anni ’70 sfrutta le sue ottime conoscenze del tedesco per collaborare ai servizi culturali della DRS e lavora (oggi si direbbe come “freelance”) anche per l’Agenzia Telegrafica Svizzera, per la Corrispondenza politica svizzera e per la Südschweiz, e quindi, nel 1976, il grande passo, con l’ingresso nella grande famiglia della Radiotelevisione della svizzera italiana.

“Ho scritto una lettera all’allora responsabile dell’informazione Gian Pietro Pedrazzi offrendomi come collaboratore della radio per il Locarnese e la mia proposta è subito stata accettata. Trasmettevo proprio da questo ufficio, dapprima le notizie con la telescrivente e in seguito i servizi di cronaca con una linea radio diretta. Per questo abbiamo dovuto insonorizzare il mio ufficio. Poco tempo dopo sono stato presentato al responsabile dell’informazione della TSI, Antonio Riva, divenuto più tardi direttore generale della Società Svizzera di Radiotelevisione, che ha deciso di assumermi anche per la televisione.” E passo dopo passo Zanolini ha salito gli scalini fino a diventare nel 1982 redattore dell’attualità nazionale e in seguito, e fino al giorno del pensionamento, capo edizione del radiogiornale, l’appuntamento principe dei programmi della nostra radio.

Insieme alla moglie Claudia, sposata nel 1973, in partenza per una vacanza in Cina nell’estate del 1998.

Stretta di mano con una “grande signora” della politica confederata, non ancora in odore di scandalo: Elisabeth Kopp. Siamo nel 1985.