Un lenzuolo alla finestra

Mio padre aveva una passione per la storia latina e Veio era una città etrusca vicino a Roma. “Dalla sua aula di scuola mio padre poteva vedere le finestre di casa nostra, in Via del Sole a Muralto, così quando sono venuto al mondo, il 30 ottobre del 1940, hanno appeso un lenzuolo alla finestra per comunicargli che ero nato”. Impossibile non chiedersi come i genitori siano arrivati ad attribuirgli un nome così originale: “Mio padre aveva una passione per la storia latina e Veio era una città etrusca vicino a Roma (distrutta nel 396 dall’esercito del dittatore romano Camillo Marco Furio, ndr). Il nome gli è subito piaciuto e così hanno deciso di chiamarmi in questo modo. Ma la cosa divertente è che il nome è piaciuto molto anche a mia moglie e insieme abbiamo deciso di chiamare Veio anche il nostro primogenito!”. E proprio i figli Veio, giurista e criminologo, e Karin, laureata in economia, sono tra le soddisfazioni più grandi del Giudice di pace e giornalista attinente di Linescio, innamorato della sua valle, ma soprattutto dei Monti di Morella, sopra Cevio, dove Zanolini possiede alcuni rustici e dove sale appena trova il modo per rubare qualche ora al lavoro. L’amore per la montagna è davvero grande e simboleggia bene l’attaccamento che Zanolini nutre per le tradizioni, per la terra, così come per la gastronomia e l’enologia.

Egli stesso produce vino d’uva americana e fa la sua grappa. “Ma non sono un grande intenditore di vini. Mio figlio parla per esempio di retrogusto, riconosce e memorizza il profumo, il colore, il gusto di determinati vini, mentre io, con un po’ di esagerazione e altrettanta umiltà, so solo distinguere un vino buono da uno cattivo, per questo non spenderei volentieri più di duecento franchi per una bottiglia di ‘Ornellaia’. L’importante è che il vino abbia una sua personalità, un suo carattere e che non sia uguale da trent’anni solo per compiacere gli svizzero-tedeschi …”. Frecciata che lasciamo sospesa nell’aria, ma non ci vuole Sherlock Holmes per capire il destinatario … Ma forse è il momento di mettere da parte vino e grappa per ripercorrere con le parole del suo protagonista la carriera professionale del giornalista Veio Zanolini.

Dagli archivi di famiglia: il piccolo Veio seduto sulle gambe della madre Cesarina, sorride al fotografo con la sorella maggiore Ornella e il padre Plinio.