Guaritori filippini, denunce e politica

Fu sporta denuncia perché l’informazione non avrebbe dovuto filtrare, ma mi rifiutai di testimoniare. È stato durante un secondo viaggio in Estremo Oriente che Zanolini ha potuto intervistare, dopo essersi fatto “operare” di appendicite in meno di due minuti (!!!), un famoso guaritore filippino, Alex Orbito. Un’altra esperienza ai confini della realtà, che Zanolini ha descritto per l’Almanacco della Croce Rossa del 1983. Gli chiedo se ci sia qualche giornalista che ha stimato o stima particolarmente: “Naturalmente il grande Montanelli, ma restando in Ticino ho sempre ammirato lo stile di Giuseppe Buffi quando era direttore del Dovere e oggi mi piace Eros Costantini, uomo di una cultura sconfinata.” Durante tutta la sua carriera in radio Zanolini ha sempre fatto del rigore etico, dell’indipendenza di giudizio e della libertà da ogni logica partitica il suo credo. Per questo non ha mancato, in alcune occasioni, di suscitare il malcontento di alcuni o di beccarsi qualche denuncia, come quando in un radiogiornale riferì della procedura aperta dalla Commissione disciplinare dell’Ordine degli avvocati contro uno dei suoi membri, allora parlamentare federale. “Fu sporta denuncia contro ignoti perché l’informazione non avrebbe dovuto filtrare e fui chiamato come teste, ma – come qualsiasi giornalista professionale avrebbe fatto – mi rifiutai di fare il nome del mio informatore, anche se allora non c’era ancora una legge a protezione delle fonti. Ricordo di aver suscitato qualche malumore in un certo ambiente politico. A qualcuno dovetti ricordare di essere un giornalista della radio, non del partito liberale! Il capo redattore dell’Eco di Locarno Pietro Trisconi mi dedicò addirittura un editoriale in prima pagina intitolato “Un silenzio che è d’oro”. E in ogni caso, la multa di 400 franchi che il procuratore pubblico mi inflisse per non aver rivelato la fonte delle mie informazioni non è mai arrivata …”. L’indipendenza politica: un pregio per un giornalista, ma un obbligo per un giudice di pace.

Zanolini posa sorridente con l’allora Consigliere federale Flavio Cotti, l’avv. Vittorio Mariotti e l’ex sindaco di Locarno, Marco Balerna in occasione della Giornata del malato del 1998. Con loro il direttore dell’Ospedale, Gianluigi Rossi.